Questo è il detto palestinese che accompagnava l’ulivo piantato insieme alla Consultoria, lo spazio occupato e librato dall’abbandono dalle compagne di Non Una Di Meno.
Dei fascisti, con un gesto vile carico dell’odio di chi teme la libertà e la solidarietà, di chi si nasconde dietro ai simboli di morte e oppressione, hanno sradicato l’ulivo e vandalizzato la Consultoria; fascisti che, ancora una volta, ribadiscono il loro sostegno al genocidio.
Ma come il timo e gli ulivi resistono in Palestina all’ingiustizia che con una violenza inaudita da 76 anni tenta di sradicarli, così noi resistiamo. Perché la Palestina è il simbolo vivente di una lotta che non conosce resa, ci insegna che la resistenza è un atto d’amore, un legame indissolubile con ciò che è giusto.
I fascisti che hanno devastato questo spazio non potranno mai comprendere la forza che ci unisce. Pensano che distruggere una targa possa spezzare il nostro spirito. Ma noi abbiamo radici profonde, che affondano in un terreno di lotta e solidarietà.
La targa non era solo un pezzo di legno: era un impegno, una promessa.
Resteremo finché resteranno il timo e gli ulivi, perché la nostra lotta è intrecciata a quella di chi, ovunque nel mondo, si batte per la libertà ed il riscatto degli oppressi.
Solidarietà alle compagne di Non Una Di Meno Padova che, negli ultimi mesi, sono state colpite da diversi attacchi e aggressioni!
Ci vediamo oggi 12/08/2024 alle 18 alla Consultoria, in via Salerno 1, per dimostrare che niente ci intimidisce. A questi episodi rispondiamo rafforzando i nostri legami e la nostra determinazione, difendendo ogni spazio di libertà e resistenza, coltivando la solidarietà con chi lotta.
Continueremo a lottare, a restare, a resistere. Free Palestine!